Falsi miti sulle intolleranze alimentari

Cosa sono le intolleranze alimentari?

Dietro alle intolleranze alimentari vi è un vero e proprio mondo, costellato spesso da fake news e informazioni poco attendibili.

Facciamo quindi chiarezza:
È anzitutto importante non confondere le intolleranze alimentari con le allergie, che sono reazioni avverse del sistema immunitario ad alcune componenti proteiche dell’alimento (gli allergeni) e che sono numerosissime.
Diversamente, nelle intolleranze alimentari non è coinvolto il sistema immunitario.

Le intolleranze alimentari non sono in alcun modo correlate allo sviluppo di sovrappeso, anzi molto più frequentemente possono favorire lo sviluppo di condizioni di malnutrizione per ridotto assorbimento di nutrienti.

Va detto, inoltre, che esistono numerosi test non validati dal punto di vista scientifico e che in realtà sono solo due le intolleranze alimentari che allo stato attuale sono riconosciute: quella al glutine e quella al lattosio. In particolare quella al Lattosio è determinata dall’assenza o dalla scarsa produzione da parte delle cellule intestinali dell’enzima lattasi, deputato alla digestione del lattosio. L’intolleranza al glutine è di natura allergica ed è determinata da una maggiore sensibilità del nostro sistema immunitario nei confronti della gliadina (una proteina che compone il glutine). A ben guardare, anche il termine “intolleranza” se vogliamo non è del tutto corretto: nel caso del lattosio si tratta infatti di una maldigestione, nel caso del glutine si tratta di allergia.

Cosa posso fare?

Per non sbagliarsi, ecco di seguito i 3 gruppi di test validati dalla comunità scientifica, per la diagnosi di allergie ed intolleranze alimentari:
1)se alcuni cibi provocano fastidi come eritemi cutanei, prurito alla bocca e alla lingua o difficoltà di digestione, è possibile effettuare un vero test per le allergie alimentari (Prick Test, RAST test, CAP System).
2)Nel caso invece in cui si sospetti di non poter assolutamente digerire il lattosio, esiste un altro test validato per determinare l’intolleranza a questo elemento, il Breath Test.
3)Infine, se si notano particolari problemi legati alla digestione e alla salute intestinale, il vostro medico può consigliarvi di fare un test per certificare l’allergia al glutine, dove verranno ricercate nel vostro sangue le immunoglobuline anti-gliadina, anti-endomisio e anti-transglutaminasi, ma per una diagnosi definitiva di celiachia sarà poi necessaria una biopsia intestinale.

Detto questo, le altre intolleranze alimentari sono solo supposte e gli “esami” che vengono fatti sono scarsamente validati e da molti ritenuti assolutamente inutili. Chi di voi ha fatto uno di questi test, si sarà accorto che la lista di alimenti incriminati è spesso molto lunga ricca di alimenti che in realtà non danno assolutamente alcun problema. Escludere grandi categorie di alimenti senza una reale motivazione medica può alle volte diventare addirittura dannoso per la salute, predisponendo lo sviluppo di carenze nutrizionali.

Le diete che promettono un calo di peso eliminando l’assunzione di alimenti sulla base di presunte intolleranze in realtà poco attendibili sono da evitare, perché possono in realtà risultare sbilanciate, inutili e non sostenibili.

Se pensi di essere intollerante a qualche alimento puoi rivolgerti ad uno specialista fidato che ti aiuti a fare chiarezza sulla tua specifica situazione.

Giorgio Luzzini

Dottore in Dietistica

Specializzato in Alimentazione e Nutrizione Umana

Operante a Saronno (VA), in via Giovanni Randaccio 28, tel: 3341674844

presso lo Studio Medico Sant’Ilario a Marnate (VA),

e con servizio di visite a domicilio nella provincia di Como-Milano-Varese